Cuore Unipol. La tecnica conta fino a un certo punto nelle partite tutte nervi e psicologia. L’atteso scontro diretto tra i brianzoli e la Dinamo Sassari allenata dall’ex canturino Marco Bergna è stata tutto quello che ci si aspettava: spettacolo fino all’ultimo secondo. L’impresa questa volta – dopo essere stato beffato di un punto all’andata – l’ha compiuta il giovane quintetto di Malik Abes, capace di ribaltare un match che sembrava compromesso e gettare il cuore al di là dell’ostacolo, prendendosi una vittoria adrenalinica per 65-63. Tutto nell’ultimo quarto, anzi tutto negli ultimi 3’ di gioco. In visibilio i 500 che hanno affollato il palasport di Seveso sabato sera – tra un centinaio di adolescenti di prima media degli oratori di Seveso, San Pietro, Baruccana e Altopiano –, con gli occhi incollati al canestro e i battiti accelerati dalla tensione. Anche il pubblico, sesto uomo in campo, ha giocato il suo ruolo, come sempre nei match caldi dell’arena lombarda. Grazie a questo successo, la Unipol trasloca al terzo posto in classifica (12 punti) lasciandosi alle spalle gli isolani (10) e avvicinandosi pericolosamente a entrambe le big in vetta (14), uscite con le ossa rotte dalla quarta giornata: il S. Stefano, infatti, nel testacoda con Giulianova ha dovuto abbassare la testa dopo un tempo supplementare (64-71), e pure il S. Lucia Roma ha avuto una trasferta amara in Sardegna, punito dalla mina vagante Porto Torres (58-49). Dopo tre periodi di totale parità, con squadre impegnate in una guerra di logoramento punto su punto, le svolte – la prima di segno sassarese, la seconda tutta di marca brianzola – sono arrivate nell’ultimo quarto. I primi a dare segno di insofferenza sono stati i cinque leoni di Marco Bergna, con il trio Ruggieri-Ness-Rouillard (con il primo top scorer del match, 20 punti, 3/6 da 3 e 6 assist) capace di segnare il primo importante stacco del match, realizzando un parziale di 7-0 che ha fatto volare la Dinamo a un preoccupante +10. A questo punto, a poco più di 3’ dalla fine, è arrivata la reazione Unipol: sospinta dallo statunitense Chris Okon (sua la tripla del primo avvicinamento) e dalla precisione di Bienek dalla lunetta (4/4), i biancoblu lombardi hanno guadagnato terreno portandosi a -3 (58-61). Tutto il resto è accaduto negli ultimi 60’’: sempre il solito Okon ha centrato il tiro del sorpasso (63-62) e poi il tiro della sicurezza che è valso il 65-62. Non è bastato un fallo a danni di Sassari allo scadere per cambiare la sentenza. “E’ stata una grandissima partita – ha commentato Andre Bienek, 19 punti, 6 assist e 6 falli subiti -, ci siamo meritati il terzo posto. Sapevamo che la sfida con Sassari sarebbe stata molto tesa, è sempre questione di pochi punti. Sarà così anche nelle prossime sfide che ci vedranno contrapposti, come la Coppa Italia e poi, molto probabilmente ormai, i play-off”. “Abbiamo sbagliato tantissimi tiri – ha ammesso coach Abes, raggiante per lo strepitoso successo casalingo che gli consegna una imbattibilità interna che ormai solo il S. Lucia potrà violare – ma con grande cuore e coraggio siamo riusciti a riprenderci la partita. Questa più che le altre è stata una vittoria di squadra, tutti hanno dato il loro apporto e ognuno si è preso in carico le responsabilità di questo match difficilissimo. Il risultato di questa vittoria è che abbiamo dimostrato di meritarci questo posto nei piani alti della classifica, e ogni nostra avversaria sa che non può sottovalutarci”.