Primato del girone e qualificazioni ai quarti di finale. Questo è il bottino ricco della UnipolSai al termine del terzo match di questi Preliminary Rounds targati Meda. La vittoria contro Amburgo, conquistata in regime di risparmio energetico per 59-56, è stata decisiva per consolidare la classifica del Girone A. Il sogno europeo dei biancoblù continua: la sede della seconda fase verrà sorteggiata questa sera al termine dell’ultimo match, che vedrà in campo ancora la UnipolSai per l’atto conclusivo di questa due giorni di basket di altissimo livello.
“Anche oggi una partita al cardiopalma, dovuta non allo spessore dei nostri avversari ma dalla nostra minore intensità: la qualificazione già in tasca ha sicuramente giocato un ruolo mentale non indifferente e, unita alla stanchezza, non ci ha permesso di esprimerci al meglio. Ci siamo spremuti completamente nel primo giorno, non siamo stati all’altezza del nostro nome. Nell’intervallo ho chiesto di rialzare il profilo sia difensivo che offensivo, nonostante il loro tentativo di avvicinarsi, abbiamo piazzato un break di 8-0 che ha fatto la differenza. Volevamo arrivare a questi Preliminary rounds imponendo la nostra forza, lo stiamo facendo, ora ci manca l’ultimo atto per chiudere in bellezza”.
Non c’è la freschezza e la lucidità dei primi due match nella UnipolSai in campo per la sua terza partita del girone di casa: Amburgo in questo momento è ultima nella classifica con zero vittorie e ormai nessuna chance di proseguire il suo cammino europeo, beffata fatalmente dalla débâcle contro i russi del Nevskiy Alyans nel giorno 1 di gara. I tedeschi hanno comunque voglia di riscatto, almeno morale, e provano a dettare legge, in un primo quarto in cui l’ex di turno Alireza Ahmadi, insieme all’israeliano Asael Shabo, traina le marcature e porta i suoi in vantaggio per 22-18.
Nel secondo periodo prosegue l’inseguimento, punto su punto, mentre troppi pasticci sul fronte biancoblù rendono faticosa la marcia. Ne approfitta Amburgo, con il solito iraniano, costringendo coach Bergna a ruotare la sua panchina in cerca della carta giusta da pescare nel mazzo. Errori al tiro e imprecisioni nei passaggi sono abbastanza diffusi, non lasciando intravedere la soluzione. L’unica mano calda è quella di Giulio Maria Papi (16 punti e 72,7% dal campo). Alla pausa lunga si va sul punteggio di 29-34 per i tedeschi.
Entra in gioco la premiata coppia Raourahi-Santorelli per dare spessore alla difesa, mentre Papi spinge la barca. L’andamento è altalenante, per fortuna Amburgo non sa approfittare in maniera spietata di tutte le occasioni, perché il ferro dei canturini si piega spesso e volentieri. La UnipolSai, grazie alle incursioni punitive due suoi freschi innesti, riesce e buttare avanti la testa e chiudere il terzo parziale per 45-42.
Ultimo quarto sempre senza padrone: i biancoblù trovano il guizzo per avanzare con un break di 8-0 (57-51), ma Amburgo non molla la presa e insiste nell’inseguimento. Nell’ultimo minuto, sfuma il -1 dei tedeschi che avrebbe realmente potuto riaprire il match. Grazie a una gestione sapiente dell’ultimo possesso, la UnipolSai lascia scorrere il tempo e conduce in porto senza troppo brillare la sua terza vittoria in altrettanti incontri europei per 59-56. Ora resta solo la Russia, ormai con la qualificazione in mano e il primo posto garantito nel girone A.