Ci sono giorni in cui neppure i proverbi vengono in soccorso. Dopo le due sconfitte rimediate dal S. Lucia Roma in campionato e Supercoppa, la Unipol non è riuscita a nell’impresa di estorcere la terza ai campioni d’Italia. Una giornata nera per i brianzoli che neppure sono riusciti a impensierire il quintetto di Carlo Di Giusto. Il finale è amaro per Geninazzi e compagni, ridimensionato sul parquet della capitale per 51-32. Con i due punti lasciati a Roma (“una partita persa da noi, non vinta dal S. Lucia” come ha precisato coach Abes), la Unipol scivola al secondo posto in classifica, perdendo la scia di Sassari e S. Stefano che invece non hanno mancato l’appuntamento con la vittoria e si tengono strette questo primato in comproprietà. “Abbiamo sbagliato tutto – è il laconico commento di Malik Abes, alla vigilia fiducioso di poter compiere l’impresa che già due settimane fa era riuscita ai marchigiani – e non siamo mai entrati in gioco. Certo, la difesa è stata in grado di contenere il S. Lucia a un punteggio relativamente basso, ma al tiro siamo stati disastrosi, sbagliando anche i canestri facili da ogni parte del campo. Dovremo analizzare questa sconfitta per capire le ragioni di questo crollo. Sia il quintetto titolare che i tre contributi dalla panchina non sono riusciti a interpretare la gara come dovevano, non è mai arrivata al risposta giusta per cambiare l’inerzia della gara”. I romani sanno indirizzare l’incontro fin dalla prima frazione di gioco (16-7), costringendo Bienek e compagni a tiri con bassa percentuale di realizzazione. La Unipol tenta di rovesciare gli equilibri nel secondo periodo, l’unico chiuso con un parziale in vantaggio (9-12) e con un risultato che alla sirena potrebbe ancora far sperare (25-19). Invece al rientro, i nazionali Cavagnini e Moukhariq (26 punti in due) ristabiliscono immediatamente le distanze e di fatto, contro una Unipol incapace di costruire soluzioni buone e troppo morbida in difesa, al S. Lucia non resta che amministrare bene il vantaggio e lasciare spazio ai giovani del vivaio capitolino. Ora per i brianzoli – che comunque hanno già centrato matematicamente la qualificazione per la Final four di Coppa Italia – resta l’obiettivo di non staccarsi troppo dal tridente di testa. Sabato 8 dicembre arriva Padova (palla a due alle 20.30 al Palasport di Seveso): vincere contro i patavini, ancora a zero in classifica, è un imperativo, soprattutto perché in terra sarda va in scena la replica di Sassari – S. Lucia che rimetterà in discussione la classifica dei piani alti.