Una partita che sembra come tre o quattro messe assieme: per intensità, fisicità, ritmo incalzante e spettacolo. La sfida al vertice tra UnipolSai e Santo Stefano Ubi Banca è tutto questo. Promesso e atteso dal primo giorno. Vale il primo posto nella classifica alla fine del girone d’andata e quindi stabilisce di fatto l’ordine di arrivo per la griglia della Coppa Italia. Sono i canturini ad avere la mano più ferma e si impongono per 59-57 al termine di 40’ infuocati. L’inseguimento è quasi sempre di Santo Stefano, che parte sotto e solo in rari momenti prende il comando, però è continuo e toglie il fiato.
“Una partita spigolosa, è stato per 40’ un gioco fisico da entrambe le parti - ha ammesso coach Bergna -: siamo sempre stati padroni della situazione, abbiamo fatto una grande difesa e buone ripartenze in contropiede. Sapevamo che venire qui a giocare non sarebbe stato facile anche per la posta in palio e poi perché questo campo è da sempre molto ostico. Il bel gioco forse è stato rovinato in alcune cirostanze dalla troppa mascolinità. I test contro l’Inghilterra ci sono stati di grande aiuto per trovare il ritmo giusto e la mentalità aggressiva per sostenere questo genere di gare. Grande plauso a tutti i ragazzi, un grande Ahmed Raourahi che è riuscito a trovare il lato debole di Santo Stefano in un momento decisivo della partita. Adesso meritate vacanze, godendoci questo primato senza troppo accontentarci, perché la stagione è lunga e ancora non abbiamo dimostrato tutto il nostro potenziale”.
La partenza è tutta dei canturini che, dopo quattro giorni di prove generali con la nazionale inglese in visita a Seveso, mettono in pratica il libro studiato. Difesa forte, attacco preciso a trovare i varchi scoperti. La lucidità paga subito e Santo Stefano mostra il fianco scoperto: in 4’ la UnipolSai viaggia a ritmi sostenuti e costruisce un +10 (4-14) che sembra presagire il meglio per la formazione di Marco Bergna. I marchigiani sono solo tramortiti dal colpo inatteso, ma non si fanno travolgere: nella seconda metà del periodo riprendono le fila della matassa e inizia la risalita. Ghione e Giaretti sono gli uomini della remuntada, con un break di 8-2 che di fatto riapre tutti i giochi (12-16).
Il momento buono della Ubi Banca non termina qui: Mehiaoui e Berdun, entrambi ex Santa Lucia, sono i protagonisti dell’avvio del secondo quarto. A colpi di canestri iniziano un inseguimento che termina con la tripla dell’argentino per il 21-16 della UnipolSai. Da questo momento è la squadra di Ceriscioli a dimostrarsi più precisa: in due minuti i canturini commettono 4 falli che innervosiscono l’armonia e consegnano a Santo Stefano lo spunto per piazzare il suo riscatto. Ghione fa 3/4 dalla lunetta, con Giaretti che dalla sua piastrella non sbaglia, suo il canestro della parità (25-25), subisce fallo e consegna ai suoi il sorpasso su cui le squadre vanno a riposo (26-25).
Il terzo periodo si apre con il suono della tripla di Mehiaoui (29-27), per la UnipolSai è Raourahi a impattare e capitan Sagar fa valere la sua esperienza per riguadagnare distanza (29-32). Super Raourahi mette le mani su tutte le palle vaganti e si fa trovare nel suo posto preferito: in mezzo alla mischia del pitturato (33-36). È sempre dell’azzurro in maglia numero 7 il contropiede lanciato che segna il 33-40 a 3’48’’ dalla terza sirena. Carossino fa la voce grossa in area e merita canestro più fallo per il 33-45, nuovo massimo vantaggio dei biancoblù. Un nuovo sprazzo di Santo Stefano, con i soliti Giaretti e Ghione (37-45) costringe coach Bergna a chiamare time-out. Il finale di quarto è ancora ad altissima tensione: ancora Carossino trasforma dalla lunetta (37-46), i padroni di casa con la stessa moneta si rifanno (Giaretti e Bedzeti 3/4) e accorciano sul 40-48 a fine terzo tempo.
La partita infinita: dopo 30’ di gioco il clima in campo sembra quello del primo minuto. Vale anche un po’ tutto ormai. Con i lunghi sotto stretto controllo, è Mirella Feltrin a prendere la scena mettendo due canestri (48-56), che il capitano dei biancoblù non ha mancato di punire immediatamente (48-58) a 3’30’’. Mehiaoui cerca l’impresa solitaria e ci riesce (52-58) e sempre il francese trova Bedzeti a pennello per il 54-58 quando mancano meno di 2 minuti alla fine. Sono 120 interminabili secondi: dopo che in tre in casacca biancoblù provano a infilare il tiro che potrebbe decidere il match, il ribaltamento di fronte mette sempre Giaretti nel posto giusto al momento giusto: tiro più fallo per il 57-58 e 52’’ da giocare. Tensione alle stelle, dopo il time out chiamato da Bergna Ghione sbaglia il canestro decisivo e la palla torna con fatica nell’area canturina dove morirà nonostante tutti i tentativi dei marchigiani. È Berdun a mettere la parola fine con un tiro libero a niente dalla sirena: 57-59 e primato UnipolSai.