Ci sono cicli che si aprono e altri che si chiudono. Se la Unipol in serie A di fatto ha inaugurato una nuova era vincente, confermandosi come reale antagonista degli eterni dominatori romani del Santa Lucia, il settore Giovanile di casa Briantea84 sta affrontando un cambio generazionale. Non è detto che questa Unipol 2.0 faticherà a difendere il prestigioso palmares di famiglia, ma di certo il rinnovamento in atto rimescolerà certezze e gerarchie nel Campionato italiano giovanile pronto a partire domenica 1 dicembre. Il più grande scossone è rappresentato dalla definitiva promozione a livelli maggiori di Paolo Crespi e Angelo Scopelliti, inseriti in pianta stabile nell’organico della prima squadra. Mentre Ludovico Forte si è ritagliato un posto nello staff tecnico giovanile e, contemporaneamente, ha inaugurato una nuova scintillante carriera nell’ambito della Federazione italiana pesistica paralimpica, laureandosi una settimana fa Vice campione d’Italia di distensione su panca, categoria 69 Kg. Di pari passo, tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di questa, hanno fatto il loro ingresso sul parquet di Seveso ben 9 giovani aspiranti cestisti, dando nuova linfa al settore: si tratta di bambini tra i 9 e i 12 anni, tra cui due quote rosa, una mancanza finalmente colmata nel vivaio della Briantea84. La squadra iscritta al campionato italiano, in campo domenica a Padova con lo scudetto cucito sulle maglie (il sesto della sua storia), è in gran parte formata dallo zoccolo duro preesistente, capeggiato da Alessandro Nava, ma vedrà anche l’inserimento progressivo dei giovanissimi, per ora in attesa della loro prima classificazione. “Sarà un campionato tutto da scoprire – ha affermato coach Giovanni Cantamessa – perché di fatto si è aperta una nuova era: da un lato abbiamo i veterani, dall’altro ci sono i piccoli. Tra i due gruppi un divario enorme. Vedremo come la squadra reagirà all’assenza dei suoi terminali offensivi più efficaci, dovrà darsi da fare per compensare i punti che non abbiamo più. Le sfide saranno sicuramente più divertenti e combattute: vincere sarà più difficile, anche perché non sappiamo se le altre formazioni si sono rafforzate, di sicuro saranno cresciute. Da parte nostra, puntiamo come sempre alle finali. “Lavorare con questi bambini è davvero stimolante – ha aggiunto Cantamessa -. Dopo qualche stagione di stabilità, abbiamo avuto questa vera e propria ondata di piccoli, tutti senza esperienza nel basket. Con loro si deve partire da zero, cominciare dai fondamentali, tenere la palla, spingere e frenare. Per la tattica c’è tempo. È un’esperienza incredibile. Questi bimbi rappresentano la squadra che vedremo in campo tra 3 o 4 anni, con loro guardiamo al futuro”.