La Unipol ci impiega poco a scrollarsi di dosso i brutti pensieri di una settimana fa: di fronte al suo pubblico, caldo e numeroso come sempre, i leoni di Malik Abes fanno la voce grossa con Sassari. Certo, l’avversario non è pericoloso e spietato come Roma, non fa neppure troppo paura ma a tanto serve per scacciare i fantasmi e tornare a macinare fiducia. I sardi dell’ex canturino Marco Bergna crollano letteralmente sotto i colpi dei biancoblu, infilando la terza sconfitta in altrettante gare, questa volta però molto più dolorosa: 71-34 è il verdetto finale del campo di Seveso, rimasto ancora inviolato dalla scorsa stagione. Una partita senza troppi brividi, anzi nessuno, ma di molta sostanza. La classifica – dopo la terza giornata – vede Santa Lucia e Santo Stefano in vetta a punteggio pieno (6 punti), inseguiti da Porto Torres, Unipol e Castelvecchio (4). Sassari, Giulianova e Padova ancora a zero. La partita inizia al rallentatore. Nessuna delle due squadre riesce a prendere il ritmo: Sassari troppo imprecisa al tiro (3/14), Unipol che pure fatica tantissimo a concretizzare e soprattutto manca alla voce rimbalzi offensivi. Entrambe troppo poco incisive, tirare col 20% o poco più è davvero poco. Sul 4-0 per i padroni di casa, il primo canestro dei sardi arriva quando mancano 3’40’’ alla fine del primo quarto. Non cambia molto alla sirena, che sigla un fin troppo sobrio 8-5. Il registro cambia nel secondo quarto, coach Abes è costretto rimescolare le carte, anche per dare riposo a Brian Bell già troppo carico di falli (3 in 12’). È quindi il turno di Santorelli, Ruiz e Edwards. La Unipol prende quindi il comando, piazzando un break di 10-1 con Lindblom a guidre la riscossa. Il quintetto brianzolo sembra aver trovato il suo equilibrio: la coppia inglese Sagar ed Edwards fa il suo dovere sotto canestro intercettando rimbalzi. Il lavoro sporco porta i suoi frutti e fa la differenza rispetto a una formazione, quella allenata dall’ex canturino Marco Bergna, che non riesce a portare in positivo le sue statistiche. Le due squadre vanno a riposo sul 26-9. Ormai la partita diventa un affare della Unipol: Sassari si adagia completamente, le due stelle Ruggieri e Megrini - in campo quasi senza riposo - non riescono a trovare la strada del canestro (0/10 in due), anche la mina vagante Ahmadi si rivela molto poco irresistibile sui legni di Seveso che l’hanno visto protagonista nella stagione 2009-2010. Già a metà della terza frazione, il risultato è ormai scritto. Il divario appare insanabile, come dimostra il 53-17 con cui si apre l’ultimo periodo. La Unipol nell’ultimo quarto – ormai senza nessuna pressione e avanti di 30 punti – riesce a mandare a referto quasi tutti i suoi uomini: tranne Lorenzo Molteni, in ripresa dopo un’influenza, tutti gli altri vanno a canestro, compreso il giovane Paolo Crespi, 18 anni, autore dei suoi primi due punti stagionali in Serie A. La rotazione completa della panchina mette in evidenza la profondità di un gruppo che, sulla carta, sembra attrezzato ad affrontare corazzate ben più pericolose. “La partita di questa sera non può essere paragonabile a quella contro Roma – ha ammesso Abes – ma ci è servita per rodare bene gli ingranaggi. Abbiamo provato nuovi quintetti e, soprattutto all’inizio, abbiamo agito bene sulla difesa e sul pressing, a discapito di una maggiore fluidità al tiro. Sicuramente guardiamo alla Supercoppa ma non dobbiamo avere troppo ansia per questa sfida, ciò che dobbiamo fare è lavorare sui nostri sbagli e vedremo cosa succede. Per me quella di stasera è stata una bella partita soprattutto perché ho visto tutti protagonisti, è stata una vittoria corale”. Le emozioni sono arrivate anche grazie ai tre azzurri che una settimana fa hanno strappato il biglietto valido per i Giochi Paralimpici Invernali di Sochi e, su invito di Briantea84, sono venuti a prendere i doverosi applausi dell’affollata arena sevesina. Santino Stillitano, Roberto Radice e Bruno Balossetti, sono loro i tre lombardi che difenderanno i colori azzurri al cospetto delle Nazioni più forti del mondo, come Russia, Sud Corea e Stati Uniti. Le speranze, però, non sono neppure troppe velate: “Vogliamo arrivare al podio” avverte senza mezzi termini il difensore Bruno Balossetti. Per rendere il giusto tributo a questi campioni, è intervenuto anche il presidente del Cip Lombardia Pierangelo Santelli. Ai tre portacolori azzurri è stata consegnata, per mano del capitano della Unipol Nicola Damiano, la maglia celebrativa dei 30 anni di Briantea84.