La UnipolSai mette le mani sulla quinta Final Four consecutiva dal 2013 a oggi. La vittoria in semifinale per 59-44 contro Santo Stefano Banca Marche, giocata alle 18 al PalaElettra di Pescara, lascia ai canturini la chance di tenersi cucito sul petto il titolo sollevato lo scorso anno a Varese. Sabato alle 11.15 il trofeo 2017 torna in palio: dall’altra parte del campo ci sarà Porto Torres, vincente di misura nella prima semifinale di Final Four contro la Deco Amicacci Giulianova, che proprio sul finale ha lasciato agli uomini di Sara Cappellini il comando del match per 68-64. Top scorer del match, l’italo argentino Adolfo Berdun, con 14 punti.

"È stata una partita molto tesa e nervosa – ha ammesso il coach della UnipolSai Marco Bergna – di sicuro non ci siamo espressi al meglio. Santo Stefano in compenso ha mostrato una buonissima difesa, pressando a tutto campo fin dall’inizio. Questa cosa ci ha messo in difficoltà non poco. In più i nostri avversari erano ben organizzati, noi abbiamo mancato un po’ di lucidità in concentrazione. Siamo in finale, ci aspetta il terzo atto di questa nuova saga con Porto Torres: saranno 40 minuti secchi e dobbiamo dimenticarci delle puntate precedenti. Questa deve essere un’altra storia”.

La palla a 2 è di capitan Sagar, assist di Adolfo Berdun per Brian Bell che mette il primo mattoncino di questa semifinale (2-0). L’aggancio è di Enrico Ghione (2-2), poi è Francesco Santorelli a portare i suoi avanti sul +2 (4-2). Time out UnipolSai col cronometro sul 6’22”, al rientro Sofyane Mehiaoui mette l’1 su 2 dalla lunetta per il 4-3. Il primo, vero vantaggio canturino porta la firma di Berdun (8-3) quando mancano 5’ da giocare. Accorcia Giacomo Tosatto sul -3 (8-5), Ghione manda Raourahi in lunetta ma è 0 su 2 per l’italomarocchino in casacca numero 7. Ancora Berdun per la UnipolSai (10-5), poi è time-out Santo Stefano a 1’34” dalla sirena. Cambio per la UnipolSai, dentro Laura Morato, Filippo Carossino e Jordi Ruiz, fuori Berdun-Santorelli e Raourahi. Sagar firma il +7 (12-5), Mehiaoui accorcia dalla linea di carità sul 12-6. Filippo Carossino in lunetta per il 13-6, poi a 22” dalla fine Santo Stefano affida a Ovejero la pratica buona per il 13-8. Ultimi secondi con Bell in lunetta (14-8) e Sabri Bedzeti per il 14-10 della prima sirena.

Il ferro rimbalza il tentativo dalla distanza di Ruiz, il tabellone resta inviolato per oltre 90” sbloccato dal quarto centro personale di Berdun (16-10). Fallo di Ruiz su Andrea Giaretti, 2 su 2 dalla lunetta per il 16-12. Cronometro sul 6’22”, lo spagnolo in casacca UnipolSai riporta i suoi avanti sul +6 (18-12). Assist di Giulio Papi per lo spagnolo, ancora a segno con la retina del 20-12, allunga Raourahi sul +10 (22-12) quando mancano poco più di 5’ da giocare. Mehiaoui dalla lunetta mette il 22-13, Berdun e Sagar costruiscono il 26-13. Ghione per il 26-15, Carossino mette a referto il terzo punto personale di match (28-15). Dalla lunetta è 1 su 2 per Ruiz (29-15), sullo scadere Berdun sigla il +16 UnipolSai per il 31-15 che manda tutti negli spogliatoi.

Apertura di quarto firmata da Berdun (33-15), canestro più libero per Ghione su fallo di Bell e tabellone sul 33-18. Mehiaoui accorcia sul 33-20, con Tosatto Santo Stefano completa il parziale di 7-0 che costringe coach Marco Bergna al time out. A spezzare il silenzio della UnipolSai ci pensa Brian Bell (35-22), in casacca biancoverde interviene Mehiaoui per il 35-24, Ghione in scia firma il -9 (35-26). Santorelli e Raourahi provano a dare nuova aria al vantaggio canturino (38-26), poi ancora Ghione a firmare il -10. Raourahi per il 40-28, Santo Stefano si spinge verso la terza sirena con un parziale di 4-0 che vale il 40-32 sul tabellone.

Santo Stefano non ha certo intenzione di tirarsi indietro, il parziale di 17-9 firmato dai maceratesi nel terzo quarto galvanizza gli uomini di coach Roberto Ceriscioli che col cronometro sul 6’13” si spingono pericolosi sul 46-40, con Mehiaoui a firmare la retina del -6. Bell dalla lunetta riporta a 7 le lunghezze di vantaggio (47-40), con 5’ ancora da giocare Santo Stefano perde il suo uomo migliore (11 punti a referto) fuori per quinto fallo personale. In campo, il ritmo sul tabellone è scandito a retine alterne, la UnipolSai cerca di mantenersi avanti, i marchigiani non mollano niente fino alla fine: a 1’22” dalla sirena Santorelli firma l’en-plein dalla lunetta per il 55-44, Papi concretizza 2 dei 3 liberi concessi dall’arbitro per espulsione di Mehiaoui (57-44). Sullo scadere, arriva il sottomano di Davide Schiera, che consegna alla UnipolSai la finale per il titolo (59-44).