Recupero amaro per la Unipol Briantea84 che sabato 3 dicembre ha subito una pesante sconfitta in terra sarda nello scontro diretto con Porto Torres. Soli 3 punti di svantaggio per il team di Malik Abes, condannato dalla sirena a un beffardo 58-55 finale, ma che valgono molto in termini di classifica, avendo assegnato agli isolani la quarta piazza (10 punti) dietro all’inarrestabile Sassari (14) e alle due romane (12). A rendere ancora più buia la serata, il tecnico fischiato alla panchina della Unipol, non soddisfatta delle scelte arbitrali. “Non è mai mia abitudine parlare dell’arbitraggio – ha voluto precisare Abes a fine match – ma questa volta ritengo che abbiamo subito troppe ingiustizie. Nel finale abbiamo avuto tutti i fischi contro, i marcatori di Porto Torres stazionavano in area ben oltre i 3 secondi e non sono mai stati fischiati. Questa cosa sicuramente ci ha innervosito: potevamo vincere ma abbiamo perso concentrazione e lucidità. Porto Torres ha sicuramente meritato la partita, ha giocato bene, soprattutto con Raimondi efficace da fuori. Giocare in Sardegna si dimostra sempre molto difficile”. Dopo un avvio bruciante per 6-0 in favore dei padroni di casa, la Unipol è riuscita a ricostruire il suo gioco ma senza mai poter prendere il sopravvento. Chiuso il primo quarto sotto di 4 lunghezze (17-13), i canturini hanno riportato in positivo la progressione andando a risposo sul 25-27. La rincorsa si è protratta per tutta la ripresa, ma Porto Torres, sospinto dall’ex Raimondi in grande forma (5/7 da 3), ha toccato anche il + 10. A 5’’ dal fischio finale, le speranze della Unipol si sono riaperte con il canestro di Smurr valido per il -1. Poi un fallo di Pedretti ai danni del messicano Barragan ha portato in lunetta di nuovo i sardi, che hanno potuto così chiudere i conti sul 58-55 finale. Lindblom 17, Geninazzi 2, Damiano 0, Molteni n.e., Santorelli 0, Sala n.e., Scopelliti n.e., Pedretti 15, Gugliotta 8, Smurr 13.