Quando epico non è sufficiente: una partita che ha fermato il respiro di oltre 800 persone e fatto ingigantire quello di dieci uomini in maglia biancoblù. Tutto nell’ultimo minuto: Alberto Esteche, Ahmed Raourahi, Giulio Maria Papi e Ian Sagar. Il nome su questi canestri è quello di chi ha realizzato l’impossibile: da -6 al +2 di una vittoria meritata ma difficile, contro una Albacete che ha sprecato molto ma è sempre stata in vantaggio, dando l’idea di potersi prendere una gara cruciale per tenere vive le speranze di una qualificazione. I battiti sono tornati quando la sirena ha dichiarato il 61-63 in favore della UnipolSai, le speranze sono ancora vive, domenica sarà la giornata clou per stabilire chi va avanti e chi si ferma. La clamorosa sconfitta del Galatasaray di 30 punti per mano di Thuringia fa pensare che nulla sia scritto. Verdetto al campo.
“Un grandissimo cuore in campo – ha commentato a caldo coach Marco Bergna -, a tre minuti dalla fine eravamo a -9 e tutto sembrava finito, poi nel time out abbiamo chiesto tanta intensità e cattiveria, la voglia di arrivare fino in fondo e non spegnere le ultime speranze. Anche nei momenti critici non abbiamo mai smesso di crederci, con l’uscita per il quinto fallo di Adolfo Berdun abbiamo dovuto mettere in campo tutto, esperienza e coraggio, soprattutto un grande cuore. Si sta dimostrando un grande torneo, l’equilibrio è abbastanza evidente. Gli scontri diretti di domani diranno chi festeggia e chi invece esce dall’Europa. In questa partita serviva il sesto uomo in campo, ma nell’ultimo minuto sembrava che addirittura fossimo in sette per il calore e l’incitamento che ricevevamo dagli spalti. Tutto incredibile, una serata memorabile”.
Partenza equilibrata, Francesco Santorelli risponde al canestro di Lee Manning (2-2), prova ad allungare Gaz Choudhry dalla lunetta (3-2). Ancora Albacete in cabina di regia con Hernandez Villamizar a siglare il 5-2, Giulio Papi con gioco da 3 - canestro e libero su fallo di Kyle Marsh - azzera il margine spagnolo e rimette tutto in parità (5-5). Poi è Albacete a prendere il largo con un pericolosissimo parziale di 12-0 che toglie il fiato alla UnipolSai, costretta a subire un pesante 17-5. Ahmed Raourahi e Alberto Esteche provano a limare qualcosa dalla lunetta (17-8) ma è ancora Albacete a dettare il ritmo (19-8). Gioco da 3 di Jacopo Geninazzi per il 19-11, la distanza sembra accorciarsi ma in chiusura di periodo il vantaggio è tutto ampiamente spagnolo (24-13).
La bomba da 3 di Esteche in apertura di quarto prova a rimettere la UnipolSai in gioco (24-16), Arredondo Castro dalla lunetta riporta il vantaggio sul +10 (26-16). La corsa biancoblù si riapre con il canestro di Ian Sagar (26-18) quando sul cronometro sono 7’27” i minuti da giocare. Raourahi in volata raccoglie il passaggio a tutto campo di Berdun e infila il centro del -6 (26-20) per poi lasciare a Hernandez Villamizar la firma sul 28-20. Metà quarto in archivio, Adolfo Berdun infila due centri consecutivi e porta i suoi sotto sul 28-24. Albacete non cede agli uomini di Bergna e con un parziale di 5-0 si riporta minacciosamente avanti sul +9 (33-24). Di nuovo Esteche dalla distanza per il 33-27, poi è tutto un allungare e rincorrersi fino alla 38-33 della seconda sirena. Albacete si affida ai centimetri in area del pivot inglese Lee Manning, leader di match allo scadere dei primi 20’ con 17 punti a referto.
Apre Choudhry dalla lunetta (40-33), Berdun piazza un parziale di 5-0 (tripla e canestro) e riporta i suoi sul -2 (40-38). Botta e risposta in campo, la UnipolSai cerca di contenere il vantaggio spagnolo e con Sagar il tabellone si porta sul 44-43 a 4’ dalla terza sirena. Albacete non sembra intenzionata a lasciare il comando (46-43), in contropiede riparte Berdun per il nuovo tentato aggancio Cantù (46-45). È l’italoargentino in casacca numero 14 a firmare il primo vantaggio UnipolSai, 46-47 quando mancano meno di 2’ allo scadere del terzo quarto. Inverte nuovamente Choudhry dalla lunetta: 4/4 per l’inglese ex Cantù e tabellone sul 50-47 alla fine del terzo quarto.
Sono gli spagnoli a riportarsi subito avanti (55-47) con Manning e un Gaz Choudhry pressoché impeccabile dalla lunetta (13 su 14 i liberi realizzati, con una percentuale del 92%). Tripla di Esteche per il 55-50, Albacete ricostruisce vantaggio e allunga sul +9 (59-50) con 7’ da giocare. Giulio Papi per il 59-52, poi è tutto un litigare col ferro. Esteche prova a prendersi in spalla la UnipolSai infilando la quarta tripla personale di match (59-55) a 4’55” dalla quarta sirena. Il campo non sembra essere favorevole alla UnipolSai, alla distanza da colmare si aggiunge l’uscita forzata di Adolfo Berdun per quinto fallo, migliore in campo tra i suoi con 17 punti messi a referto. Ultimi 120” di fuoco, Raourahi compie una magia delle sue per il 59-61 e Papi trova il tiro necessario per il 61 pari. Solo 19 secondi allo scadere, Ian Sagar prende in parola il suo essere capitano e infila la retina più bollente, quella che vale il 61-63. Time out Albacete a 5’’ dalla fine per ripartire dalla metà campo. Il Palasport esplode, standing ovation sugli spalti: Choudhry per Manning, ma Papi la sbuccia fuori. Ultima rimessa, 1.20 nelle mani di Albacete per riprendersi un match che ha governato dall’inizio alla fine. Niente da fare, Choudhry va sul ferro: alla sirena è la UnipolSai a strappare coi denti questo sudatissimo foglio rosa.