Non riesce a sovvertire i pronostici la Unipol Dir che domenica 5 febbraio ha affrontato il Malnate nella seconda giornata del Torneo Uisp (Unione italiana sport per tutti). La squadra allenata da Stefano Colombo ha avuto la peggio, pagando a caro prezzo un terzo quarto di buio totale. Alla fine il tabellone segna 43-30 in favore dei padroni di casa. Primi due quarti molto combattuti, con le due formazioni che si alternano in break offensivi senza riuscire a spezzare l’equilibrio. Gli ultimi a lanciare la volata sono i cinque del Malnate che con un affondo di 4-0 riescono ad andare al riposo in vantaggio per 19-23. L’intervallo non giova alla Unipol che rientra in campo senza concentrazione: il parziale di 8-0 dei padroni di casa spegne le possibilità di vittoria dei brianzoli che nel terzo periodo subiscono molto e vanno a canestro con percentuali molto basse (solo 25% a fine match, con un problematico 1/14 dalla lunetta). L’ultimo quarto, aperto sul 21-37, vede il quintetto di coach Colombo in ripresa ma a ritrovata fiducia non basta per risanare i conti e cambiare l’inerzia della partita. “Voglio complimentarmi con la mia squadra – ha commentato Colombo – perché ha avuto la grandissima forza di resettare un terzo quarto pessimo e, anche sotto di 16 punti, ha ha ripreso a giocare come sa, mettendo in pratica il lavoro che svolgiamo in settimana. Purtroppo è una costante: non siamo capaci di tenere la concentrazione per tutti i 40 minuti. Questa è un'altra gara dove abbiamo cominciato bene, siamo andati avanti, ma all’uscita degli spogliatoi ci siamo piantati. Tutte e due le formazioni hanno combattuto duramente, ma alla fine credo che Malnate abbia giocato meglio nel corso di tutta la partita. “La differenza è stata nelle percentuali – ha analizzato l’allenatore della Unipol Dir -: Malnate è stata molto precisa e noi non siamo riusciti a difendere sui loro tiratori. Grazie ai nostri rimbalzisti e alla nostra difesa abbiamo avuto il merito di costruire più tiri, conquistare più falli, ma ciò non è stato sufficiente”.