Il sogno si mischia alla realtà, l’impossibile acquista dimensione terrena. L’impresa che sembrava solo pura fantasia fino a ieri, oggi si è trasformata in una straordinaria avventura, dove il cuore e la testa hanno giocato un ruolo fondamentale. Grazie alla vittoria su Hyeres per 73-61, la Unipol entra di diritto tra le quattro più forti squadre d’Europa e questo pomeriggio si giocherà la semifinale che conta per cercare di dare sostanza al più impronunciabile degli obiettivi. L’appuntamento è alle 17.30 contro niente di meno che i padroni di casa del Fundosa, imbattuti nel girone A. L’altra sfida per la finalissima vedrà contrapposti il Galatasaray e i tedeschi del Lahn Dill. La Unipol parte spingendo forte nella sfida contro Hyeres. Ian Sagar si carica il gruppo in spalla, sono suoi i punti biancoblu nella prima metà del match (4-8). I francesi, complice anche una panchina ridotta ai minimi termini, sembrano giocare al rallenty ma la loro è una finta partenza: Hyeres ingrana subito, con Lackhdar Badache a firmare il sorpasso (9-8). I francesi cercano la volata, la Unipol è sempre alle spalle pronta all’agguato con Andre Bienek arruolato a cecchino. Alla prima sirena i canturini inseguono, conduce Hyeres per 17-14. Il ritmo è alto, Sagar & co. non hanno certo intenzione di arrendersi. L’inglese macina punti importanti e riaggiusta il tabellone (17-18), riportando il risultato in favore brianzolo. Brian Bell inizia il suo spettacolo: le sue mani arrivano ovunque e Hyeres è costretta ad abbandonare la strada del ferro. L’offensiva americana si spinge all’attacco, tre canestri consecutivi fanno volare la Unipol sul 24-17. Non mancano i numeri spagnoli di Jordi Ruiz, canestro e assist d’oro per Bell. Sul tabellone la voce dei canturini inizia a farsi grossa, urlando un +11 che inizia a farsi sentire importante. La volata continua e, ciliegina sulla torta, arriva anche la bomba di Ruiz da 3. Hyeres non molla, ma i canturini sono ormai lontani. All’intervallo lungo i ruoli si invertono e la leadership è tutta brianzola (28-41). In una situazione di tranquillità, coach Abes rimescola il mazzo e gioca la carta Diouf, subito incisivo a canestro. Ma Hyeres gioca di testa e macina tanto: la coppia Badache-Jouannserre lavora di fino e con un break di 9 punti si avvicina pericolosa (42-47). La Unipol fatica a ritrovarsi e Hyeres ne approfitta, spingendosi a –3 (46-49). Bienek, 0/2 dalla lunetta, spreca l’ultima occasione prima della sirena. La partita non è affatto finita. Fulmine a ciel sereno arriva la svolta di Hyeres ad agganciare sul 50 pari. Bell riprova a costruire il vantaggio (53-50) ma la tripla di Jouanserre vanifica ogni illusione. L’americano, coltello tra i denti, accumula punti preziosi (58-53). Il quintetto francese vende cara la pelle, spinge a mille e centra il -1 sul 57-58. Parola alla Unipol con un break di 6 punti che prepara alla volata definitiva. Ci prova ancora Badache, torre massiccia del quintetto francese, ma invano. Ultima parola a Ian Sagar: suoi i 6 punti finali che archiviano il match per 61-73 e consegnano ai lombardi una semifinale che vale l’intera stagione.