A margine del derby tra UnipolSai Briantea84 Cantù e Special Bergamo Sport Montello (66-35 il risultato finale, ndr), parola ai protagonisti della sfida dalla sala stampa del PalaMeda.
“È stata una partita più difficile di quanto ci aspettassimo - ha commentato il coach biancoblù Daniele Riva -, abbiamo dovuto attendere venti minuti per poter fare il nostro gioco con un terzo quarto importante dove i ragazzi hanno dimostrato quello che sanno fare. Siamo riusciti a girare tutti, giocando anche con i giovani, lavorando su quello che è il domani. Prossima sfida contro Porto Torres? Non faremo esperimenti, andremo in Sardegna con testa alla partita per portare a casa il risultato convincendo più di quello che è stato fatto fino ad oggi. I ragazzi saranno più pronti, il richiamo atletico di questi giorni è stato più pesante e si percepisce un po’ di stanchezza. Le percentuali al tiro sono ancora basse, ma la settimana prossima sarà meglio”.
“La voglia di giocare e di vincere porta grandi risultati - ha aggiunto Alberto Esteche, miglior realizzatore della sfida - sono felice di aver segnato quindici punti. Il ritorno al PalaMeda? Tanta emozione, penso che squadra e società siano davvero contenti di essere tornati a giocare qui. Porto Torres? Partita difficile, ogni gara è differente. Noi dobbiamo fare quello che sappiamo, con l’intensità per vincere sempre. A chi dedico i 15 punti? A tutti i tifosi che ci seguono e alla mia famiglia. Saluto tutti gli amici biancoblù, sappiamo che ci continuano a supportare e sono con noi, per la squadra è davvero importante”.
“Sono dispiaciuto perché giocare con Cantù per noi è sempre motivo di orgoglio - ha continuato Ennio Pizzi, coach dello Special Bergamo Sport Montello - motivo di buona settimana di allenamento e stimolo per i ragazzi. Quest’anno, giocare al PalaMeda senza tifosi è spiaciuto a me e a tutti, perché questa è l’unica realtà in Italia in cui c’è una cornice di pubblico degna di questo spettacolo. I trenta punti di distacco ci stanno tutti, eravamo a meno dieci alla fine del primo tempo e abbiamo visto poi come sono andate le cose con le tre triple all’inizio del terzo quarto. La panchina di Cantù è in grado di dare distacco a qualunque squadra, forse tranne a Macerata, in questo campionato. Il gap non è un problema, per me la partita è stata ben giocata. Abbiamo avuto delle amnesie difensive soprattutto in situazioni di rimbalzo, queste partite ti fanno crescere perché danno occasione di vedere il match con i ragazzi e lavorare sugli errori. Obiettivi? Questa stagione offrirà solo il titolo dello Scudetto, ma senza retrocessioni. Per questo siamo contenti di essere ritornati a giocare in campo, abbiamo inserito dei ragazzi giovani e dobbiamo crescere e maturare. È evidente che in queste prime partite ci è mancato Martin Edwards, il nostro giocatore più rappresentativo, che per motivi di restrizioni da Covid in questo momento è ancora in Inghilterra e comunque avrebbe dovuto osservare un periodo di quarantena al suo arrivo, senza poter disputare questi match”.
“Sapevamo di venire qui a Cantù e di giocare sulla difensiva - ha concluso Domenico Canfora, atleta dello Special Bergamo Sport Montello - cercando di limitare lo scarto del risultato. Conosciamo bene gli errori che di solito commettiamo. Questa settimana ci concentreremo sulla videonalisi, per capire e migliorarci, per fare meglio. Quest’anno senza retrocessioni sarà uno stimolo per noi, abbiamo trovato ragazzi nuovi e sarà importante dare minutaggio a tutti. Avevamo una panchina corta rispetto a Cantù che poteva fare molti quintetti. Cercheremo di lavorare”.