È il Santa Lucia Roma a mettere la zampata su gara 1 di semifinale play-off: il 50-51 stabilito a Seveso dall’overtime costringe la UnipolSai a chinare il capo alla storica rivale di sempre. Una sfida mai semplice, ma sicuramente sprecata in molti momenti da parte dei canturini l’opportunità di scivolare agilmente in vantaggio e condurre il match senza complicarsi la vita. A parlare sopra tutto c’è, ancora una volta, una percentuale al tiro non all’altezza di una gara di Play-Off, sicuramente non sufficiente per vincere: il 31% della UnipolSai (già superiore al 25% che ha echeggiato per gran parte del match e di buona parte dei suoi tiratori) non poteva bastare, neppure compensato da una buona difesa. Il Santa Lucia ci ha creduto di più e ha sfruttato il momento. Ora si va a Gara2 a Roma, in programma il 14 aprile alle 17.00, con l’unico obiettivo possibile: rimettere in pari la serie e tornare a Seveso per la bella del 21 aprile. 

Play-Off che si aprono nel segno della sorpresa: anche nell’altra parte della griglia, colpaccio della Deco Amicacci Giulianova che, in casa della favorita Santo Stefano Sport Ubi Banca, ribaltano i pronostici andando in vantaggio di serie con un ampio 78-53. A livello statistico, per la UnipolSai è ormai quasi una tradizione lasciare agli avversari il vantaggio della serie semifinale: anche due anni fa contro Giulianova e l’anno scorso contro Santo Stefano (entrambe le volte chiuse solo al vantaggio canestri).

“Si sapeva che sarebbe stata difficile, Roma è arrivata molto agguerrita anche perché non aveva nulla da perdere, a noi è mancata la fame per portare a casa questa partita - ha affermato il coach della UnipolSai Marco Bergna -. L’abbiamo affrontata male: abbiamo tirato malissimo e difeso al rallentatore. Prima dell’overtime abbiamo avuto almeno quattro occasioni per chiudere il match e non trascinarlo. Il Santa Lucia ci ha creduto fino alla fine ed è per questo che ha meritato questa vittoria. Adesso occorre ripartire da zero: dobbiamo sapere che siamo una grande squadra, ma il peggior male siamo noi stessi in giornate come queste dove non siamo imporre il nostro stile. Se noi giocheremo come sappiamo, con velocità e aggressività, possiamo riaprire la pratica. Adesso l’obiettivo diventa tassativamente tornare a Seveso per gara 3”.

Inizio di quarto retto dall’equilibrio, botta risposta Fares-Papi per il 2 pari, allunga Adolfo Berdun sul 4-2 con 7’47” da giocare. La difesa biancoblù infastidisce l’offensiva romana, Carlos Vera non concretizza dalla lunetta e lascia la UnipolSai al comando. Metà quarto in archivio, Ahmed Raourahi mette margine al vantaggio dei suoi (6-2), coadiuvato dal capitano Ian Sagar a segno con l’8-2. È Vera a riaprire la corsa del Santa Lucia: parziale di 6-0 e tabellone di nuovo in parità (8-8) a 2’22” dalla sirena. Matteo Cavagnini per il +1 gialloblù (8-9), dalla lunetta non sbaglia Marco Stupenengo (8-11). Sullo scadere libero di Alberto Esteche e tabellone sul 9-11. Il 25% dal campo della UnipolSai non basta a tenere testa agli uomini di coach Fabio Castellucci.

È la mano di Francesco Santorelli a rimettere Cantù in parità (11-11), poi tutto resta fermo con il ferro a rimandare al mittente ogni tentativo di riaprire il match. Fares per il +2 Santa Lucia (11-13) con 6’47” sul cronometro, aggancia Carossino sul 13 pari. Ancora Roma con Cavagnini e Fares (13-17), la reazione canturina porta il nome di Papi e Raourahi ed è di nuovo parità (17-17). Cavagnini per i suoi (17-19), allunga Stupenengo sul 17-21. Una manciata di secondi sul cronometro, Berdun a segno per il 19-21. All’intervallo lungo le percentuali dal campo non brillano: 26% per Cantù, 28% per Roma. Due quarti tutti da giocare per capire chi avrà la meglio su gara 1.

Carossino per il 22 pari, il rimbalzo difensivo di Esteche su Fares fa ripartire la UnipolSai in attacco, ma questa volta è Roma a rispedire i biancoblù fuori dalla sua area. Fares non molla l’obiettivo (21-23), nuovo break UnipolSai firmato Raourahi-Berdun ed è +2 Cantù (25-23) con 7’26” da giocare. Time-out Santa Lucia, ancora Fares per la rinnovata parità (25-25). Gioco da 3 di Raourahi 28-25, botta risposta Fares-Berdun per il +3 UnipolSai (30-27). Torna sotto il Santa Lucia (30-29), per poi rimettersi avanti con Fares sul 30-31. Sagar per il 32-31, poi Stupenengo a riprendersi il vantaggio (32-33). 2’ da giocare, di nuovo UnipolSai sul +1 con Esteche (34-33), risponde Muino con il 35-34. Dalla lunetta 2/2 per Carossino (36-35) ma sullo scadere è ancora Roma a tenersi avanti: tabellone sul 36-37 e utimi 10’ da giocare.

Il ferro sembra rendere parecchio difficile la risalita dei biancoblù, Roma ne approfitta piazzando il canestro del 36-39. Cavagnini per il +6 (36-42), la UnipolSai subisce un parziale di 5-0 che inizia ad appesantire l’atmosfera in campo. Esteche per il 38-42, e ancora per il -2 (40-42) servito da Carossino. Metà quarto da giocare, sullo scadere dei 24” è Giulio Papi a rimettere tutto in equilibrio (42-42). Berdun (44-42), di nuovo Fares per il 44 pari. Niente da fare per la UnipolSai, 5 tiri consecutivi mandati all’aria: il tabellone si ferma sul 44-44, sarà l’overtime a pronunciare il verdetto. 

Berdun per il 46-44, la risposta romana arriva da un inarrestabile Fares (46-46), migliore in campo fino a questo momento con 18 punti a referto. Cavagnini per il +2 Santa Lucia, poi ancora Papi per la parità (48-48). Esteche per il 50-48, dalla lunetta Cavagnini perde l’occasione di impattare e fa 1/2 (50-49) a 1’ dalla sirena. Fuori dal campo Fares e Berdun - entrambi per quinto fallo – ma la penalità del canturino manda fatalmente in lunetta Matteo Cavagnini che realizza col 100% e rimette il vantaggio nelle mani di Roma (50-51) con meno di 40” da giocare. Rimessa offensiva per la UnipolSai, ancora nulla da fare: Roma si tiene il suo vantaggio, gara 1 è del Santa Lucia.