Il secondo consecutivo, il quarto in cinque anni, il sesto in 33 anni di storia: lo scudetto 2017 entra nella bacheca della Briantea84. Ed è il primo sigillo tricolore festeggiato davanti a quasi 4mila persone. La serie contro Porto Torres si chiude in due atti, il secondo dei quali perentorio ed esplosivo: la UnipolSai non ha lasciato scampo ai sardi e, in un PalaDesio infuocato e caloroso, ha chiuso la pratica per 80-53. Nessuna esitazione, solo tanta grinta, gli uomini di coach Bergna hanno giocato la partita perfetta, dimostrando sul campo la loro sete di vittoria: Brian Bell, al suo saluto all’Italia, ha firmato una prova in doppia doppia, con 20 punti e 13 rimbalzi, conditi da 7 assist e una stoppata poderosa. Ed è solo una delle stelle di questa serata che ha dimostrato quanto il gruppo abbia molti talenti, certo, ma soprattutto un collante che si chiama intesa, feeling, voglia di condividere.
“Ogni scudetto ha le sue emozioni, questo è il secondo consecutivo, ripetersi non è mai facile – sono le prime parole di un emozionato Bergna -. A parte due cadute con Porto Torres, è stata una grandissima stagione, con un’Eurolega superlativa, e siamo arrivati qui con la convinzione di vincere questo scudetto davanti al nostro pubblico, perché se lo meritava. Abbiamo ottenuto quello che volevamo, più di così non potremmo volere davvero. Quando abbiamo dato a Brian la standing ovation che meritava ci siamo emozionati entrambi, ci siamo abbracciati ed eravamo commossi. Ha dato molto alla squadra, siamo cresciuti tutti insieme. Oggi siamo arrivati al top della forma, come squadra e come famiglia, i ragazzi sono coesi, un grande gruppo che ha lavorato duramente per raggiungere grandi obiettivi. Adesso possiamo dire di essere il top”.
“Questa è una bellissima epoca per la Briantea84 – ha commentato il presidente Marson, travolto sul campo dai suoi giocatori -, abbiamo tanta volta di lavorare e di sognare: i sogni ci perseguitano e noi siamo entusiasti nel provare a realizzarli. Siamo un gruppo meraviglioso. Il pubblico stasera è stato meraviglioso, c’erano 4mila persone ma il numero davvero conta poco, la cosa strepitosa era la partecipazione e l’entusiasmo della gente e dei bambini: tutti che urlavano, tifavano, battevano le mani e volevano vincere con noi. Un grandissimi spettacolo!”.
“Sono stati anni straordinari qui con la Briantea84, è stata come una famiglia come se fosse la mia in America – ha affermato Brian Bell -. I fans sono stati meravigliosi e ci hanno sempre supportato durante tutte le partite, probabilmente il migliore tifo in Europa. È stato davvero un onore giocare qui. Stasera è stato pura emozione, adrenalina, è stato incredibile vincere ancora con questi ragazzi, amo questo gruppo, mi mancheranno tutti”.
Primo quarto all’insegna del totale equilibrio, la tensione si sente sul parquet di Desio, colmo di tifosi, che esplodono al primo canestro casalingo firmato da Adolfo Berdun. Porto Torres e Cantù sembrano giocare sul filo del rasoio, entrambe sbagliano e il 2-2 è firmato da Scott. 4-4 al 2’00’’ e subito dopo è Brian Bell a piazzare la prima bomba della partita, che vale il 7-4 interno. La squadra sarda non ci sta, subito Scott risponde, tripla ed è 7-7. L’americano di Cantù, in versione assistman, si trova splendidamente con Raorahi che firma il 9-7 e al 5’00’’ la sfida è ancora in equilibrio, 11-11 con il canestro di Pratt. Le maglie si stringono in difesa, Bell commette il secondo fallo e per la prima volta (e unica nel corso del match) Porto Torres si porta in vantaggio 11-12 con l’uno su due dalla lunetta di Bates. Le due formazioni si battono punto su punto, ed è Brian Bell chiudere il primo quarto 17-15 sulla sirena.
I secondi dieci minuti si aprono ancora con Bell, seguito subito da Bates che non vuole fare scappare la UnipolSai, ed è 19-17. Adolfo Berdun e il capitano Ian Sagar provano a dare il primo scossone al match, in due minuti la Briantea84 allunga di sette lunghezze, 24-17, Scott si vede fischiare un tecnico dalla terna arbitrale e l’inerzia passa tutta dalla parte dei padroni di casa, 29-17 al 13’00’’. La risposta degli ospiti non si fa attendere e con un 4-0 di parziale al 15’00’’ si riavvicinano nuovamente alla UnipolSai che però trova in Ian Sagar l’uomo più in forma del momento, 31-21. Bates e Di Francesco non mollano, Jordi Ruiz si iscrive a tabellino e al 18’00 è ancora Ian Sagar a bucare la retina, per poi ripetersi e fissare il punteggio di fine primo tempo sul 40-31.
Forte delle migliori percentuali da tre punti (4/7 contro 1/5 di Porto Torres), la UnipolSai inizia con la marcia giusta anche il terzo periodo, con Giulio Maria Papi a siglare il +13 al 23’00’’, 46-33. I ragazzi di coach Marco Bergna sono però carichi di falli e mandano in lunetta Bates, mentre Raimondi con una giocata di gran classe riporta i suoi sul -10, 46-33, non molando di un centimetro e costringendo la Briantea84 al time out al 25’00’’. I biancoblu escono bene dal minuto, allungano ulteriormente e solo Scott coadiuvato da Raimondi riescono a bucare la difesa Briantea, chiudendo il terzo quarto sul 53-40.
L’ultimo periodo si apre con le squadre più stanche, un paio di errori da una parte e dall’altra, l’1/2 di Sagar ai liberi e, soprattutto, i due falli fischiati a Scott che deve così abbandonare la partita per cinque falli. Bell infila il 57-40, Berdun torna a segnare ed è una tripla di Pratt, 61-43, il primo canestro del quarto di Porto Torres, al 33’00’’. A quel punto la UnipolSai gioca anche per lo spettacolo, contropiede e giocata più bella della partita con Bell che dietro la schiena serve Sagar che libera Berdun, ed è 65-43.
Porto Torres prova a fermare l’emorragia con un time out al 34’00’’ e Bates prova fino all’ultimo a caricarsi sulle spalle i suoi, 65-45, ma Bell e Raorahi scavano il solco del +24, con la standing ovation per il capitano Ian Sagar che si accomoda in panchina.
Con Filippo Carossino in campo, la UnipolSai amministra il vantaggio e al 37’00’’ la standing ovation è tutta per Brian Bell, all’ultima partita con la maglia della UnipolSai Briantea84, che lascia i compagni in campo in tutta tranquillità fino all’80-53 finale.