Siamo alla vigilia di Gara2 della semifinale Play-off. La Unipol è attesa nelle Marche, dove sabato (palla a due alle 18) sarà chiamata a difendere il vantaggio strappato nella prima casalinga del 6 aprile (62-53). I brianzoli dovranno difendersi con le unghie e con i denti, perché il S. Stefano ha tutte le intenzioni di riportare in parità i giochi. E la speranza è molto viva da quelle parti. Nell'unico precedente disputato a Macerata, infatti, il quintetto di coach Ceriscioli aveva saputo far valere il fattore campo e già al termine di gara-1, la promessa del tecnico marchigiano era di prendersi una rivincita con gli interessi. Facile credergli. I numeri non gli mancano e neppure gli uomini per realizzare l'impresa. L'equilibrio tra le due formazioni, che per quattro volte in questa stagione hanno dato vita a battaglie senza esclusione di colpi, è quasi totale: se il S. Stefano prevale nella profondità della panchina, la Unipol compensa in intensità e coesione. A Seveso, dopo una gara tutta in rincorsa e giocata a tratti sottotono, i biancoblu allenati da Malik Abes avevano proprio fatto leva sulla loro determinazione coriacea - e su un Andre Bienek stellare - per ribaltare il risultato negli ultimi 5'. Non ci sono elementi per fare pronostici. Tutto può succedere. Così come può essere difficile scommettere sull'altra semifinale in programma sabato, quella tra il S. Lucia Roma e Porto Torres. I capitolini sono avanti nella serie, ma la trasferta in Sardegna non sarà semplicissima neppure per i campioni d'Italia. Già in campionato gli uomini di Carlo di Giusto erano tornati a casa con le pive nel sacco. I sardi non scherzano. Nessuno, a questo punto del campionato, è disposto ad arrendersi.