Sono stati percorsi idealmente 806 chilometri, un cammino lungo due mesi che ha toccato 55 tappe e ha raggiunto 2700 tra giovani, educatori e familiari. L’inedita versione online del progetto “Non si limita il talento” (nato nel 2018) si è chiusa con successo dopo due mesi dal suo debutto. I numeri parlano chiaro, la sinergia del lavoro tra Briantea84, Csi (Centro Sportivo Italiano) di Milano, la Fom (Fondazione Oratori Milanesi) e il Servizio Sport Arcidiocesi di Milano è stato il plus che ha permesso di riproporre un format di successo anche in un periodo di emergenza come quello che stiamo attraversando. In campo dodici “ambasciatori sportivi” e una piattaforma web per gli incontri, con strumenti multimediali che hanno reso formativo e concreto ogni singolo appuntamento.
L’impossibilità di essere presenti fisicamente, ma l’idea di trasformare un problema in opportunità. Oltre i limiti, spesso mentali, che ci portano a non guardare oltre. Il filo conduttore degli incontri virtuali è stato proprio questo: diffondere una cultura paralimpica abbattendo pregiudizi, educando con lo sport grazie ai racconti dei 12 atleti della UnipolSai Briantea84 Cantù, gli ambassador d’eccezione del progetto. Tutti in gioco, ognuno dalla propria abitazione, addirittura oltre i confini dell’Italia: Sebastiao Nijman si è collegato dall’Olanda raccontando in inglese la sua storia, mentre Marcos Sanchez in portoghese direttamente dal Brasile.
“Non sono meravigliato da questo grande successo - ha commentato Don Stefano Guidi, Responsabile servizio oratorio e sport e direttore della Fondazione Oratori Milanesi -. Il periodo di lockdown ha messo in risalto la forza di questa iniziativa, emersa ancora di più e sotto gli occhi di tutti. In questi mesi ci siamo confrontati con il limite, gli incontri hanno avuto una carica emotiva maggiore. L’opportunità di incontrare i campioni della UnipolSai Briantea84 Cantù ci ha permesso di guardare avanti e capire i valori dello sport e della vita, per continuare a camminare. L’intuizione con cui è nato questo progetto è reale: oggi si sta avverando una contaminazione. Il passaparola negli oratori è fortissimo, l’adesione è stata molto larga e figlia di un’autorevolezza che ha preso piede grazie alla professionalità di chi ci ha sempre creduto. Non finisce qui, siamo solo all’inizio. L’esperienza virtuale ci ha permesso di portare avanti ‘Non si limita il talento’, adesso speriamo di poter ritornare a organizzare realmente degli incontri, per vivere anche l’esperienza di una partita di basket in carrozzina direttamente dagli spalti del PalaMeda”.
IL PROGETTO - L’idea di rimettersi in gioco è stata vincente, senza perdere di vista l’obiettivo originale del progetto. Dal debutto ufficiale - gennaio 2018 - a febbraio 2020 i giocatori biancoblù hanno incontrato più di 3000 giovani girando gli oratori della Lombardia in lungo e in largo. “Non si limita il talento”, infatti, aveva iniziato quest’anno la sua terza stagione ufficiale di appuntamenti, interrotta dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Con la somma dei numeri prodotti dalla versione online (aprile-giugno 2020) sono quasi 6000 i giovani raggiunti tra scuole, oratori e società sportive nella sola stagione sportiva 2019-2020, un record impensabile.
“Siamo felicissimi delle numerose adesioni al progetto - ha concluso Alfredo Marson, presidente Briantea84 -. Il cammino è stato un successo, abbiamo avuto voglia di sperimentare e siamo stati premiati. L’obiettivo principale era non fermarsi: la grande collaborazione del team di lavoro e di tutti i 12 giocatori della UnipolSai Briantea84 Cantù ha permesso di raggiungere obiettivi che consideriamo straordinari. Seminare oggi, per raccogliere domani, continuare a costruire guardando avanti. Mi auguro di poter rivedere dal vivo tutti i giovani che abbiamo incontrato virtualmente in questo ultimo periodo. Credo molto in questo progetto, come quello che da 5 anni ci lega a Io Tifo Positivo, la curva ufficiale delle partite casalinghe della UnipolSai Briantea84 Cantù”.