In una giornata dove il S. Lucia è stato fermo per turno di riposo e il derby isolano tra Sassari e Porto Torres è stato rinviato, la Unipol non ha saputo cogliere l’occasione di scalare anche solo momentaneamente la classifica mettendo freno per la seconda volta alle ambizioni ormai sempre più smodate del S. Stefano Marche. I maceratesi, infatti, aggiudicandosi di misura per 61-59 il delicato match interno di sabato sera contro i brianzoli dell’ex tecnico Malik Abes, hanno ripreso il comando posizionandosi in vetta alla classifica di Serie A, a 12 punti insieme al S. Lucia Roma ma con il vantaggio dello scontro diretto sui capitolini. Un’occasione persa, insomma, per la giovanissima squadra lombarda che per tutto il match non è mai riuscita a mettere avanti la testa sui marchigiani ma ha saputo contenere l’offensiva del S. Stefano e sempre gli è stata con il fiato sul collo arrivando all’inizio dell’ultimo quarto in parità (41-41). Poi, in un finale tiratissimo e serrato, i brianzoli – con lo statunitense Chris Okon (17 punti e 4 rimbalzi) per la prima volta leader carismatico dei biancoblu, nelle sue mani la palla che avrebbe potuto cambiare il risultato – non hanno saputo ribaltare l’inerzia e trascinare Tanghe e compagni all’overtime, come era accaduto all’andata sul parquet di Seveso. Quella sconfitta, l’unica macchia nera in un campionato per il resto immacolato, il S. Stefano non se l’è dimenticata e non ha mancato di far valere il fattore campo (ad oggi il PalaPrincipi resta imbattuto, come quello romano dei campioni d’Italia), mettendo un’altra croce blasonata sul suo ruolino di marcia. A fare la differenza in una gara molto equilibrata è stata la panchina del S. Stefano, con il centro coreano Dongh Gim vero uomo in più in forza ai padroni di casa, andato a referto in doppia cifra sia alla voce punti (12) che soprattutto nei rimbalzi (13). Sul versante Unipol, invece, è mancato l’apporto dello svedese Joakim Lindblom che ha imbroccato la prima giornata nera della stagione, comparendo nel tabellino finale con un solo punto. “Questa partita può essere letta in vari modi – ha spiegato il tecnico della Unipol Malik Abes – perché è vero che abbiamo sprecato una buona occasione, commettendo troppi errori ingenui al tiro, ma dall’altro canto siamo stati bravi a tenere a freno il S. Stefano, squadra molto dotata, con una panchina più lunga della nostra e giocatori di esperienza. Abbiamo imparato che, a questi livelli, certe disattenzioni si pagano care e ne faremo tesoro. I marchigiani saranno i nostri avversari nella semifinale di Coppa Italia: li aspettiamo sul nostro campo e avremo l’occasione di rifarci. Ad oggi, comunque, meritano il ruolo di leader del campionato che si sono guadagnati e per noi è motivo di soddisfazione essere stati così vicini a batterli. Nel conteggio finale, infatti, per differenza punti siamo avanti noi. Ciò significa che abbiamo i numeri per batterli”. (12-11, 27-20, 39-37, 61-59) Lindblom 1, Geninazzi 0, Moeller 5, Molteni 0, Sagar 21, Santorelli 0, Okon 17, Bienek 13, Diouf 2, Scopelliti n.e.